- Ottieni link
- X
- Altre app
POST IN EVIDENZA
- Ottieni link
- X
- Altre app
Ma alla fine il caffè fa bene o male?
di Gabriele Cattarin
Cosa sappiamo dell'acrilammide
Certo, il web è una giungla di opinioni contrastanti quando si trattano argomenti scottanti come questo. Le informazioni sono spesso influenzate da studi finanziati dalle grandi multinazionali e lobby del caffè.
Gli studi di ricerca necessitano spesso di finanziamenti, il che porta a concentrare l'attenzione su alcuni piccoli pregi di un alimento, trascurando altri potenziali effetti collaterali. Insomma, il denaro ha un grande potere.
Nelle mie ricerche, ho trovato un paio di articoli interessanti che cercherò di sintetizzare qui per voi. Credo che offrano una visione più veritiera della questione.
Infatti, chissà perché, quando si hanno problemi di articolazioni, infiammazioni, problemi alla prostata e vie urinarie, o allo stomaco, un bravo medico spesso raccomanda di eliminare alcol, caffè e sale... e non aggiungo altro.
Vi lascio al Report.
La sentenza e il dibattito sull'acrilammideDi recente, una sentenza statunitense ha ordinato di apporre sulle confezioni di caffè avvertenze simili a quelle delle sigarette. Elihu Berle, un giudice della corte suprema di Los Angeles, ha stabilito l'obbligo di etichettare il caffè con la dicitura "contiene sostanze che possono nuocere alla salute e provocare anche il cancro" a causa della presenza di acrilammide, un noto contaminante alimentare.
La decisione si basa su osservazioni sperimentali precliniche, come riportato dal National Cancer Institute. Tuttavia, gli studi preclinici hanno esposto gli animali a concentrazioni di acrilammide da 1.000 a 10.000 volte superiori a quelle a cui sono normalmente esposti gli esseri umani, come precisato dall'American Cancer Society.
La International Agency for Research on Cancer (IARC) ha classificato l'acrilammide come un “probabile cancerogeno per l’uomo” (classe 2A), mentre il National Toxicology Program (NTP) la classifica come una sostanza "ragionevolmente prevista per essere cancerogena per l'uomo". Anche l'Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti d’America (EPA) definisce l'acrilammide un contaminante alimentare "potenzialmente cancerogeno per l'uomo". Tuttavia, è la dose che fa il veleno; si parla di quantità elevate e protratte nel tempo.
L'Europa e l'acrilammide
In Europa, l’Autorità Europea per la Sicurezza degli Alimenti (EFSA) ha istituito una commissione di esperti per regolamentare i livelli di acrilammide negli alimenti, basandosi su studi condotti su cellule e cavie. Nonostante non ci siano ancora evidenze chiare di cancerogenicità nell’uomo, la neurotossicità da esposizione ad alte dosi di acrilammide è ben documentata.
Che cosa è l'acrilammide
L’acrilammide si forma negli alimenti esposti a temperature superiori ai 120 gradi, favorendo l’interazione tra zuccheri e proteine tramite la reazione di Maillard. La frittura, la cottura al forno e alla griglia, o la torrefazione, sono metodi di cottura che aumentano la formazione di acrilammide.
Il caffè e l'acrilammide
I livelli di acrilammide nel caffè dipendono dai livelli di asparagina presenti nei chicchi verdi del caffè. La varietà Arabica contiene meno asparagina rispetto alla varietà Robusta. Il metodo di tostatura influisce significativamente sui livelli di acrilammide, che aumentano all’inizio della fase di tostatura e si riducono verso la fine.
Consigli per ridurre l'esposizione
Preferire caffè della varietà Arabica, che contiene meno acrilammide rispetto alla Robusta. Anche i metodi di preparazione del caffè, come l'espresso, possono influire sui livelli di acrilammide nella bevanda finale.
Conclusione
In conclusione, sì, il caffè contiene acrilammide, ma un consumo moderato non dovrebbe comportare problemi di salute in assenza di patologie specifiche. Tuttavia, è sempre meglio essere informati.
Vi invito a leggere il Report per maggiori dettagli e a prendere decisioni consapevoli riguardo al consumo di caffè.
Commenti
Posta un commento