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NON USATE QUESTI TAGLIERI confronto tra taglieri di acciaio legno e plastica

NON USATE QUESTI TAGLIERI 

confronto tra taglieri di acciaio legno e plastica  #taglieri #rapanello 

di Gabriele Cattarin


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Taglieri a confronto

Legno, plastica e acciaio: chi vince davvero?

In cucina il tagliere è il migliore amico del coltello. Te lo dico subito, così non perdi tempo: sono nel team LEGNO. La plastica la tollero “quando serve”, l’acciaio… no, grazie.

Davvero mi si stringe il cuore quando sento piangere le lame dei coltelli sull’acciaio. 

Acciaio: bello lucido, ma non per tagliare

Sembra professionale, fa scena, ma è una trappola per i tuoi coltelli: metallo contro metallo li smussa in fretta, ti costringe ad affilare più spesso e ti rovina il piacere di taglio. In più è rumoroso e tende a essere scivoloso. Va bene come bancone o per lavorare impasti e paste, non come piano di taglio.



Plastica: utile, ma con parecchi “ma”

All’inizio è comoda, poi arrivano i solchi: lì si infilano grassi, odori e residui e il tagliere diventa difficile da pulire bene. Con la lama che raschia la superficie, nel tempo puoi portarti dietro microplastiche. In lavastoviglie molte plastiche si deformano e ingialliscono. Se proprio vuoi usarla, scegline una spessa, magari dedicata alle carni crude, e cambiala quando è molto rigata.

Legno: gentile coi coltelli e “si difende da solo”

Il legno è morbido al punto giusto: il coltello resta affilato più a lungo e taglia meglio. Si lava facilmente con acqua calda e una goccia di sapone, e le fessure si puliscono con una spazzola. Le fibre assorbono l’umidità superficiale e asciugando sfavoriscono i batteri; alcune essenze (faggio, acero, olivo, rovere) hanno tannini e sostanze naturali che danno una mano. Non è magia e non sostituisce l’igiene, ma il legno non è il “cattivo” della storia, anzi.

Dritta: evita taglieri verniciati. Meglio legno nudo e oliato (olio minerale alimentare o specifico per taglieri).

Manutenzione veloce del legno

    1. Subito dopo l’uso: acqua calda + un goccio di sapone.

    2. Spazzola lungo venatura per pulire bene le fessure.

    3. Risciacqua e asciuga in piedi (sul lato corto) così circola l’aria.

    4. Ogni tanto: un velo di olio minerale alimentare, lascia bere e rimuovi l’eccesso.

    5. Odori forti? Sale grosso + mezzo limone, strofina 5 minuti, risciacqua e asciuga.

    6. Mai lasciarli a mollo nel lavandino e mai in lavastoviglie.

Cosa comprare

    • Essenza: faggio, acero, olivo o rovere.

    • Formato: grande (almeno 35×25 cm), spesso e con piedini antiscivolo.

    • Organizzazione: dedica un lato al crudo e uno al cotto; meglio ancora, due taglieri separati.

Verdetto

Legno tutta la vita. È naturale, si lava facilmente, le fessure si puliscono con la spazzola e il materiale, per sua natura, ti dà una mano. Plastica solo quando serve e da sostituire spesso. Acciaio? Lascialo ai piani di lavoro: salva i coltelli!

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